Monte Comer - Gite in famiglia

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Monte Comer

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08 aprile         Monte Comer


Partenza dal parcheggio del cimitero di Cadidavid ore 8.00


EREMO SAN VALENTINO e MONTE COMER

Punto di partenza è Sasso; dal centro paese il sentiero 30, inizialmente una mulattiera, sale sino a circa 780 metri di quota, con pendenze anche aspre, per poi scendere ai 715 metri dell'eremo di San Valentino.
Affascinante la discesa tra le rocce di un canyon immerso nei boschi delle pendici del monte Comer.
Arrivati all'eremo una meritata siesta per ammirare il panorama sul Garda e il monte Baldo ...
ed entrare nella chiesetta sempre aperta.
L'itinerario di ritorno è come quello dell'andata.
La visita all'eremo di San Valentino è una tappa obbligata per chi si ferma qualche giorno ed ha voglia di passeggiare.... è un percorso facile ma con panorami indimenticabili sul Garda e sul monte Baldo.
L'eremo è una bianca chiesetta (XVII sec.), edificata per un voto dei superstiti della peste che decimò le popolazioni gardesane nel 1630, è stata recentemente restaurata ed è stata esaltata la sua semplicità ed essenzialità.

SALITA A MONTE COMER

DA SASSO AL MONTE COMER Sasso, metri 546; Monte Comer, metri 1279

Tempo previsto ore 2.30- 3.00 (solo andata)
Al monte Comer. Circa tre ore di agevole cammino per raggiungere la sommità della caratteristica " becca" che si innalza rocciosa alle spalle di Gargnano caratterizzando il paesaggio. Il monte Comer (metri 1279) fa parte dell'articolato comprensorio montano dell'entroterra gardesano; è una cima, che per la sua collocazione, appunto a balcone sul lago, è di grande interesse panoramico. L'itinerario è contrassegnato con il numero 31, segnavia bianchi e rossi; questo percorso, unitamente ad altri che si snodano nella zona, è riportato nella "Carta dei sentieri escursionistici del Garda".

Si parte da Sasso (metri 546), frazione a monte di Gargnano, che si raggiunge imboccando, all'uscita dal paese sulla sinistra, la strada della Valvestino; al bivio prima di Navazzo (nei pressi c'è il bar-trattoria Bivio) si devia a destra quindi, seguendo le indicazioni, in breve si giunge a Sasso (parcheggio all'inizio dell'abitato).
Attraversato il rustico agglomerato par la stretta via principale, si giunge all'antica fonte con lavatoio (tabelle segnaletiche) dove inizia la mulattiera che si inoltra pianeggiante con bella vista sull'aperta e morbida conca sottostante il paese.
Superati alcuni piccoli orti e un annoso castagneto, la mulattiera prende a salire; aggira una stretta valle, a volte percorsa da un rivolo d'acqua oltre la quale, dopo avere costeggiato un muretto a secco, perviene ad un poggio a sbalzo sul lago.
Poco oltre, al bivio dove si dirama verso destra il sentiero per l'eremo di San Valentino, si tiene la sinistra e si continua sino ad un ripiano circolare (è una vecchia "aial" sulla quale veniva prodotto il carbone di legna) e da questo ci si porta nell'attiguo vallone a prendere il sentiero che si inerpica verso destra nel bosco.
Si sale sino a pervenire, più in alto, su un tratto di percorso pianeggiante che si snoda in bel castagneto; al bivio successivo si prosegue verso destra (per il Comer come dice la tabella); il sentiero che devia a sinistra porta alla chiesetta e al rifugio degli alpini di Gargnano situati sull'altopiano di Briano.
La traccia, che nel frattempo si è fatta sentiero, si sposta verso destra e sale costeggiando l'aereo ciglio del monte; proseguendo si tocca, un capanno da caccia in lamiera e successivamente un bivio dove proseguiremo direttamente. La deviazione di sinistra offre un'altra possibilità di raggiungere il rifugio dell'Ana gardesana. Ancora un lungo strappo nel bosco ed ecco profilarsi, dopo essere passati nei pressi di un ripertitore, la cima del Comer che raggiungeremo camminando su banchi di roccia calcarea disseminate da durissimi noduli di silice. La cima come si accennava è molto panoramica.
Si spazia dal monte Baldo, al basso lago e giù fino alla catena appenninica che si distingue nettamente quando l'atmosfera è tersa; mentre verso ovest si dipanano le articolate dorsali della Valvestino. Un quasi irreale e dimenticato "mondo verde" ancora integro, (e non par vero) a due passi dalle rumorose e frastornate località rivierasche.


Dalla cima si scende per il sentiero n° 32, sul versante opposto, seguendo le indicazioni per il Monte Denervo, fino ad arrivare ad un trivio da cui si sceglie (indicazioni per Sasso) il sentiero di sinistra, che scende al Rifugio ANA (il sentiero di destra scende invece a Muslone, proseguendo dritti invece si sale al Monte Denervo), che si raggiunge in meno di un'ora dalla vetta.

Dal Rifugio ANA si scende per poche decine di metri lungo la rampa asfaltata che porta al rifugio, quindi (cartelli venatori relativi alla caccia alla pernice) si scende per il sentiero di sinistra (segnavia n° 31A) che raggiunge in circa 45 minuti il bivio per l'Eremo di San Valentino.
A questo punto è vivamente consigliata la breve deviazione per l'Eremo, che si raggiunge in circa quindici minuti, scendendo leggermente fino ad incontrare un vallone, che si scende sempre seguendo il sentiero che, abbastanza ripidamente attraverso dei rudimentali gradini ricavati dalla roccia, ritorna a farsi pianeggiante e poi sale nuovamente, fino ad arrivare ad una caratteristica porta (sempre aperta), da cui con una breve salita si raggiunge il caratteristico Eremo, adossato ad una strapiombante parete rocciosa, con vista superba sul Lago di Garda, che appare come un fiordo, ed il Gruppo del Monte Baldo.
Si ritorna al bivio seguendo lo stesso percorso, quindi in meno di mezz'ora si raggiunge il paese di Sasso.

Attrezzatura: Scarponcini -  vestiario a cipolla
Difficoltà :
 

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