Doss d'Abramo - Gite in famiglia

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Doss d'Abramo

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Doss d'Abramo Bondone - TN

Il Gruppo del Bondone, per gran parte deturpato dagli impianti per gli sport invernali, presenta ancora un’area allo stato naturale molto tranquilla e di particolare pregio ambientale. Stiamo parlando della verdeggiante conca delle Viote chiusa a sud dalle cosiddette Tre Cime del Bondone: il Cornetto, il Doss d’Abramo e la Cima Verde. Questa magnifica area costituisce la riserva integrale delle Tre Cime; lo splendido itinerario circolare che segue ne permette la traversata in ambiente oltremodo suggestivo e senza difficoltà eccessive.

Accesso: Dalla città di Trento seguiamo la provinciale che transita per Sardagna e Vason sino a guadagnare, in 17 km circa, la verdeggiante conca delle Viote, un magnifico altipiano a quasi 1600 metri di quota racchiuso a meridione dalle 3 cime obiettivo della nostra salita. Da sinistra (est) osserviamo nell’ordine la Cima Verde erbosa sino alla sommità, il bastione roccioso del Doss d’Abramo al centro e infine a destra (ovest) la vetta più alta, il Cornetto. All’incrocio nel centro della piana voltiamo a sinistra superando il Centro per lo Sci di fondo: circa 300 metri più avanti troviamo sulla destra la strada forestale che segna l’inizio del nostro percorso (possibilità di parcheggio).

Dall’altopiano delle Viote del Bondone (m 1560):
Descrizione dell'itinerario: Dal parcheggio (m 1560) procediamo a piedi in piano lungo larga strada forestale passando presso la torbiera naturale delle Viote. Seguendo la carrareccia giungiamo in prossimità di una selletta (m 1620) a sinistra comincia la ripida salita che rimonta la Costa dei Cavai, su sentiero che ne segue quasi fedelmente il filo.  Su sentiero facile ed evidente raggiungiamo un ripido costone di rocce che bordeggiamo sulla destra per poi proseguire in salita più ripida sino al bivio con cartelli segnaletici, è vicino il  Doss d’Abramo. Qui si può scegliere di salire in circa 15 min. in cima al Cornetto di Bondone (magnifica visuale a 360°) oppure proseguire a sin. verso il Doss d'Abramo, per salire su quest'ultimo dopo breve sentiero in cresta sulla forcella  si prende il breve sentiero attrezzato che in poco tempo ci porta alla croce di vetta del Doss d'Abramo.
Breve sosta per firmare il libro di vetta e ridiscesa per ripida ma breve ferratina verso il sentiero di rientro sottostante verso ovest (attenzione a non prendere la difficile ferrata Giulio Segata) che ci porta verso la Cima Verde per poi  risalire verso quest’ultima, sino al cartello con indicato il toponimo della cima. Da qui, in pochi istanti raggiungiamo la  sommità tra i prati che caratterizzano questa vetta (m 2103). Ci aspetta ora il rientro a valle: tra verdeggianti pascoli caliamo in direzione della ben visibile conca delle Viote. Perdendo quota scendiamo dapprima tra i mughi quindi nel bosco di conifere via via sempre più fitto e ombroso. Attenzione al fondo di questo tratto di sentiero nel bosco caratterizzato da diversi sassi che divengono estremamente viscidi con fondo reso umido dalla pioggia. Con l’asciutto non vi sono problemi particolari e accediamo così al fondo valle prativo con bella visione alle spalle della Cima Verde. Volgendo a sinistra raggiungiamo la malga (m 1620) presso la quale eravamo transitati a inizio escursione. L’ultimissimo tratto è comune all’andata e ci permette, su ampia carrareccia di guadagnare il parcheggio della partenza.  
Al bar el centro ottimo ristoro con torte trentine.

N.B A poca distanza dal Centro di Fondo nel mezzo della Piana delle Viote sorge, raggiungibile in automobile, il Rifugio Viote – Fratelli Tambosi. E’ senz’altro consigliata, presso questa struttura, una visita al bellissimo Orto Botanico Alpino gestito dal Museo tridentino di scienze naturali che conta oltre 2000 specie di piante.  



Attrezzatura: Scarponi o scarponcini -  Vestiario da montagna giacca a vento - Utile cordino 20 mt per sicurezza

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